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Regesto

Espropriazione per linee ad alta tensione; sospensione della procedura; domanda di pagamento dell'importo presumibile dell'indennità per il valore venale secondo l'art. 19bis cpv. 2 LEspr.
Ammissibilità del ricorso di diritto amministrativo (consid. 1).
Semplici diritti di condotta per linee ad alta tensione non limitano la libertà di edificare del proprietario fondiario; se questi intende costruire, il proprietario della linea deve spostare la linea o acquistare una servitù di divieto di costruzione (consid. 2, 5b).
Anche in caso di apertura di una procedura di espropriazione in base alle disposizioni particolari della legge federale concernente gli impianti elettrici a corrente forte e a corrente debole, si applicano gli art. 27-34 e 47 della legge federale sulla espropriazione (consid. 3). Gli errori procedurali commessi nel caso concreto possono tuttavia ritenersi sanati (consid. 3a-g).
La procedura di conciliazione è orale e comprende, di regola, una sola udienza (consid. 4). Ambedue le parti hanno diritto ad uno svolgimento sollecito della procedura di espropriazione (consid. 5a).
Se il terreno edificabile gravato dai diritti di condotta è trasferito ad una zona inedificabile soltanto perché il proprietario della linea acquista una servitù di divieto di costruzione, il declassamento non va preso in considerazione nella determinazione dell'indennità (consid. 5b).
Il pagamento dell'importo presumibile dell'indennità per il valore venale ai sensi dell'art. 19bis cpv. 2 LEspr può in linea di principio essere preteso anche laddove l'espropriazione abbia per oggetto unicamente servitù (consid. 7).