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Regesto

Art. 8 cpv. 1 lett. d, art. 9 e art. 12 lett. j LLCA; indipendenza strutturale di una società di avvocati detenuta da un azionista unico; implicazioni legali e statutarie del rischio di acquisizione di azioni da parte di terzi non avvocati, segnatamente in caso di decesso o di liquidazione del regime matrimoniale.
Richiamo della giurisprudenza in materia di società anonime di avvocati (consid. 3.1 e 3.2). Rischio che una persona che non è avvocato acquisisca delle azioni, segnatamente in caso di decesso o di divorzio dell'azionista unico (consid. 3.3-3.5). L'autorità di sorveglianza deve radiare gli avvocati impiegati da una società di avvocati che non risponde più alle condizioni poste dalla giurisprudenza (cfr. art. 9 LLCA). L'autorità non può costringere direttamente la società e/o i suoi futuri azionisti non avvocati a compiere determinati atti, per assicurare l'indipendenza necessaria dello studio ed evitare una radiazione (consid. 4.1 e 4.2). Di conseguenza, non può esigere che gli statuti della società obblighino chi, non avvocato, acquisisce azioni a cedere i propri titoli a persone iscritte nel registro (consid. 4.3-4.5).

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referenza

Articolo: art. 9 LLCA